Fosse Ardeatine, la commemorazione 78 anni dopo
Le Fosse Ardeatine sono un luogo emblematico della lotta per la Resistenza dalla quale è risorta la libertà ed è nata la Repubblica italiana.
La Presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nel 78.mo anniversario, ha dichiarato: “L’eccidio delle Fosse Ardeatine è quanto di più aberrante l’umanità sia riuscita a raggiungere nei crimini di guerra. Il ricordo di quella lacerazione, alimentato dall’incessante testimonianza delle famiglie dei martiri e dell’Anfim, è divenuto parte integrante del comune cammino verso la promozione di una cultura democratica e repubblicana; una cultura ispirata alla più solida difesa delle libertà fondamentali e del valore della Patria. Questa preziosa memoria sia per tutti noi un monito a non abbassare mai la guardia di fronte alla tutela della dignità umana come limite invalicabile anche nelle situazioni di conflitto armato. È una prospettiva di cui oggi più che mai dobbiamo essere garanti rispetto ai tanti scenari di crisi che il quadro geopolitico globale ci presenta”.
Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha ricordato: “78 anni fa l’eccidio delle Fosse Ardeatine, dove furono uccisi barbaramente dalla furia nazifascista 335 uomini inermi tra militari, ebrei, prigionieri politici, persino alcuni civili rastrellati per le vie di Roma. Il più anziano aveva poco più di settant’anni, il più giovane quindici. Una delle pagine più drammatiche e dolorose della storia recente della nostra città e di tutto il Paese. È dovere di tutti rendere omaggio a queste vittime e coltivare la memoria, unico antidoto all’odio cieco e barbaro della guerra. Oggi più che mai, il ricordo di questo eccidio è un monito contro il pericolo di degenerazioni autoritarie e sanguinose e un richiamo alla difesa dei valori della democrazia, della fratellanza, della libertà. La memoria ci unisce e ci rende più forti, più solidali, più rispettosi della vita, più ancorati alla pace. Per questo, mai dimenticare”.
In una nota a firma congiunta di Michela Cicculli e Amedeo Ciaccheri, rispettivamente: la consigliera di Sinistra Civica ed Ecologista delegata dal Sindaco a partecipare al corteo ed il presidente dell’ottavo municipio di Roma, si legge: “Dopo due anni di pandemia, torniamo a camminare insieme in corteo fino al sacrario delle Fosse Ardeatine per ricordare l’eccidio di 335 vittime che hanno pagato con la vita l’orrore nazifascista. Oggi con i ragazzi e le ragazze delle scuole del Municipio VIII, Anpi, Anfim e Comunità ebraica, restituiamo dignità a quei martiri, ribadendo i valori della democrazia. È stata un’emozione forte vedere tante persone unite dallo stesso sentimento, a testimonianza di quanto la nostra città sia simbolicamente e strettamente legata alla lotta partigiana, alla Resistenza, alla libertà e all’antifascismo. Un sentimento che rappresenta anche l’orgoglio e la responsabilità di portare avanti un percorso di Memoria attivo che si rinnova ogni giorno, con iniziative diffuse dove i protagonisti sono le giovani generazioni, contro l’indifferenza, la sopraffazione, la violenza e la morte. L’eccidio delle Fosse Ardeatine, riguarda tutti noi e il nostro dovere, come rappresentanti delle istituzioni, è ricordare anche le migliaia di donne, mogli, sorelle, compagne, che hanno cercato giustizia e tenuto vivo con coraggio il seme della storia. Quel seme che poi è diventato futuro. La commemorazione di questi giorni acquista ancora più valore se pensiamo a quanto sta accendendo alle porte d’Europa dove una guerra insensata consegna da un mese distruzione e morte. E allora, il nostro appello deve alzarsi ancora più forte: non smettiamo mai di utilizzare le nostre energie per affermare che vogliamo un mondo di pace”.
All’ingresso del sacrario delle Fosse Ardeatine a Roma si legge:
“QUESTO TEMPIO DEL SACRIFICIO PROMOSSO DALL’ANFIM, REALIZZATO E INAUGURATO IL 24 MARZO 1949 DA UMBERTO TUPINI – MINISTRO DEI LL.PP. -, È SACRARIO DEI MARTIRI ARDEATINI MAUSOLEO NAZIONALE DI TUTTI I CADUTI NELLA LOTTA DI LIBERAZIONE PER DARE LIBERTÀ E INDIPENDENZA ALLA PATRIA”.
È il secondo anno che tra le iniziative in ricordo dell’eccidio delle Fosse Ardeatine c’è anche l’evento promosso da ANPI Garbatella-San Paolo–Ostiense e dal collettivo Join The Resistance in piazza Bartolomeo Romano alla Garbatella. Lo scorso anno questo incontro sotto il murale dedicato ad Enrico Mancini, uno dei martiri delle Fosse Ardeatine, iscritto al Partito d’Azione, aveva sostituito l’assenza del corteo della memoria, che no fu possibile realizzare a causa delle norme anti Covid.
Quest’anno, l’evento è stato riproposto e l’appuntamento è stato fissato per le 16.30 in concomitanza con le celebrazioni ufficiali che il Capo dello Stato terrà al Sacrario delle Fosse Ardeatine. La celebrazione è stata organizzata con il patrocinio del Municipio VIII e, come spiegano gli organizzatori, vuole rappresentare un momento aperto di memoria e confronto nel giorno dell’anniversario dell’eccidio delle Fosse Ardeatine.
In tante altre Città d’Italia, che hanno avuto i loro concittadini martiri della Resistenza trucidati alle Fosse Ardeatine, si svolgono manifestazioni celebrative.
A Monte Compatri, quest’anno verrà presentato il libro “Mario Intreccialagli, calzolaio – Il Partito d’Azione, le Fosse Ardeatine, la Memoria” , scritto da Danilo Intreccialagli, pubblicato da Edizioni Controluce con la prefazione di Salvatore Rondello, presidente del Circolo Giustizia e Libertà di Roma.
L’evento si svolge oggi alle ore 17,30 a Monte Compatri presso la Sala consiliare del Tinello Borghese con gli interventi di Giorgio Benvenuto – Presidente della Fondazione Bruno Buozzi; Francesco Ferri – Sindaco di Monte Compatri, Serena Gara – Assessore alla Cultura di Monte Compatri; Danilo Intreccialagli – autore del libro ed ex dirigente di istituti di credito; Ugo Mancini – storico, e Salvatore Rondello – presidente del Circolo Giustizia e Libertà di Roma.
Un monumento a Monte Compatri ricorda Mario Intreccialagli e Placido Martini: i due concittadini trucidati alle Fosse Ardeatine, che pur essendo di estrazione sociale diversa, lottarono e morirono per gli stessi ideali.
Nella premessa del libro, l’autore ha scritto: “La ricerca su Mario Intreccialagli muove da due esigenze. La prima è avere l’opportunità di chiarire le modalità del suo impegno all’interno delle forze antifasciste e, quindi, del Partito d’Azione, di cui è stato militante. La seconda è fare luce sulla vicenda terminale della sua breve esistenza: l’arresto e l’uccisione nell’ambito della strage consumata dai nazifascisti alle Fosse Ardeatine di Roma”.
Il presidente dell’Anfim, Francesco Albertelli, scrive: “…Fare memoria della Resistenza e della storia degli uomini e donne coraggiose che persero la vita per la libertà di tutti significa ribadire i valori della Democrazia, Libertà e Uguaglianza che furono alla base della guerra di Liberazione.
Valori insopprimibili all’interno di una società moderna che non vanno, tuttavia, mai dati per scontati come dimostrano i recenti e tragici eventi della guerra in Ucraina, nel cuore dell’Europa”.
Il presidente del Circolo Giustizia e Libertà di Roma, Salvatore Rondello, ricorda: “I martiri delle Fosse Ardeatine, assieme a tutti i martiri della Resistenza, rivendicano ancora oggi una giustizia che non hanno mai pienamente ricevuto”.
Infine: “…L’opera di Danilo Intreccialagli si aggiunge, con rinnovata importanza, a quanto è stato finora scritto sulle lotte partigiane e sulla Resistenza”.
Ai posteri va trasmessa la memoria di quanto è avvenuto, del caro prezzo pagato, non solo per dovere commemorativo, ma soprattutto per gli insegnamenti sui valori della vita, della pace tra i popoli, sulla solidarietà e fratellanza umana.
[ pubblicato su “AvantiOnline” del 24 marzo 2022 ]
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