Microstoria del Circolo "Giustizia e Libertà" di Roma

 

 

Il Circolo "Giustizia e Libertà", intitolato a Fernando Norma, viene fondato a Roma il 18 febbraio del 1948 dai Partigiani combattenti delle Formazioni di "Giustizia e Libertà" .         

 

[Atto n.33143 di repertorio Notaio Achille Sabelli - reg.to a Minturno il 2/04/1948 al n.1498 vol.106 atti pubblici]

 

Il Circolo, con sede in Via Andrea Doria 79, ".....in un complesso di case popolari, dove ferveva una intensa attività clandestina....", organizzata da Vincenzo-Cencio Baldazzi (che vi abitava).

Vincenzo Baldazzi, amico e discepolo di Errico Malatesta, fu valoroso combattente nella guerra 1915-18, nel 1921 è tra i fondatori degli "Arditi del Popolo" che parteciparono alla difesa delle le sedi e delle organizzazioni di sinistra dagli attacchi delle squadracce fasciste. Per la sua attività  viene condannato a 10 anni di carcere ed a 7 di confino. E’ stato un grande animatore del "Partito d’Azione" ed un punto di riferimento della Resistenza nei quartieri di Prati-Trionfale e nei Castelli Romani.

 All’inaugurazione della sede erano presenti tra i Soci Fondatori  Emilio Lussu, Vincenzo Baldazzi, Francesco Fancello, Mario Spinetti, Luigi Cavalieri, Bruno Cianca, Costante Conte Armentano, Alfredo Tonelli, Antonio Martucci, Alberta Rampulla ved. Norma, Corrado Buttaroni, (questi ultimi due sono parenti di due vittime delle Fosse Ardeatine) e moltissimi altri.

A ricordo dell’eccidio nazista delle Fosse Ardeatine, il Circolo è intitolato a Fernando Norma (trucidato il 24 Marzo 1944 alle Fosse Ardeatine) uomo popolarissimo nei quartieri di Prati e Trionfale dove era punto di riferimento contro il nazifascismo. Denunciato da una spia è arrestato dalla banda Koch che lo tortura per poi consegnarlo ai tedeschi.

Nelle case popolari tra Piazzale degli Eroi e Via Andrea Doria, in una zona dove risiedevano numerosi anarchici e repubblicani, abitavano altre due vittime della barbarie nazi-fascista, Umberto e Andrea Bucci (padre e figlio) che una sera, su delazione di una spia, che abitava nel quartiere , vennero catturati dalla banda Koch (sgherri al servizio dei nazisti) e portati nella sede nella Pensione Oltremare, in Via Principe Amedeo n.2 ( vicino alla stazione Termini).

Anche loro furono portati nel carcere romano di Regina Coeli,dal quale furono prelevati dai nazisti il 24 marzo 1944 per essere, poi, trucidati alle Fosse Ardeatine.

 

Alcuni Patrioti del Trionfale

In uno dei palazzi d’angolo tra Piazzale degli Eroi e Via Andrea Doria abitava Vincenzo Saccotelli insieme all’avvocato Cesare Leonelli (esponente di primo piano del Partito d’Azione) entrambi, a lungo torturati, furono massacrati alle Fosse Ardeatine.

Tanti altri Azionisti furono arrestati e torturati come Alberto Baldazzi e Mario Spinetti (nipoti di Vincenzo "Cencio" Baldazzi e abitanti nelle stesse case popolari di Via Andrea Doria).

Ricordiamo fra gli altri anche il dott. Gaetano Borruso, medico che si prodigò per i partigiani e che fu arrestato due volte dalla banda Koch e torturato nella loro seconda sede alla Pensione Jaccarino,in Via Romagna n. 38

 

Altri Patrioti del Trionfale

Nell’angolo a destra della sala del Circolo, su di un piedistallo c’è il mezzo busto in bronzo di Aldo Eluisi, eroe azionista, già valoroso combattente nella guerra 1915-18. In seguito, organizzò squadre di Arditi del popolo. Catturato dalla banda Koch e condotto alla Pensione "Oltremare"  fu torturato a lungo,ma non rivelò mai i nomi dei suoi compagni. Trucidato il 24 Marzo 1944 alle Fosse Ardeatine gli è stata conferita la medaglia d’Oro al Valor Militare.

 

Altri Patrioti Romani

Nella sala del Circolo c’è anche la testa marmorea dello studente diciannovenne Massimo Gizzio impegnatissimo tra i giovani nella lotta al fascismo. Il 29 gennaio1944, durante lo sciopero degli studenti delle Scuole Superiori,mentre volantinava davanti alla sua ex scuola, il Liceo Dante Alighieri,è colpito alle spalle da un proiettile sparato da un fascista: Morirà tre giorni dopo nell'Ospedale di " S. Spirito".

Ricordiamo anche Pilo Albertelli, docente del Liceo "Umberto I°" (che oggi porta il suo nome). Comandante nella primavera 1944 delle formazioni azioniste e membro del Comitato Militare Romano fu catturato dalla banda Koch. Torturato a lungo nella Pensione Oltremare non rivelò i nomi dei compagni. Trasferito a Regina Coeli, fu prelevato il 24 marzo 1944 e trucidato alle Fosse Ardeatine. Ha avuto la medaglia d’Oro al Valor Militare.

 

Una scelta di sacrificio

Il contributo degli Azionisti romani alla Resistenza fu notevole. Alle Fosse Ardeatine perirono più di cinquanta militanti del Partito di Azione. Dietro ad ognuno di loro c’è una scelta profonda ,quella di sacrificare la propria vita per la libertà dell’Italia. Purtroppo, nell’opinione pubblica i martiri per la libertà del nostro Paese sono poco noti.

 

Il ricordo della Memoria

Il Circolo "Giustizia e Libertà" continua a svolgere da oltre 70 anni una attività culturale che va oltre la valorizzazione del periodo della Resistenza.

Sulle pareti della sala riunioni del Circolo sono esposte le fotografie a ricordo dell’inaugurazione, mentre sulla parete centrale, in alto, domina la scritta di Giustizia e Libertà e del Partito d’Azione. Sulla parte bassa della parete centrale, ai lati di una foto di Carlo Rosselli, campeggiano due vecchie bandiere con i simboli di Giustizia e Liberta’ e del Partito d’Azione.

Nella sede del Circolo sono conservati gli originali di svariati giornali del periodo clandestino,come, per esempio "L’ITALIA LIBERA" e " L’UNITA’  ".

Tutte queste memorie fanno del seminterrato di Via Andrea Doria n.79 un piccolo Museo della Memoria della Resistenza Romana che è doveroso tutelare.

I locali del Circolo sono stati, nel 2005, dichiarati e vincolati come “sede storica” con decreto del MIBAC (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) .

 

L'attività del Circolo

Il Circolo ha svolto e svolge una intensa attività culturale,ospitando importanti personalità, come l’allora Ministro Carlo Azeglio Ciampi, il quale tenne una conferenza sul filosofo Guido Calogero,suo maestro e guida morale.

Nelle numerose manifestazioni, ci sono stati ,come relatori, illustri uomini di scienza e di cultura come Gaetano Arfè, Paolo Bagnoli, Claudio Pavone, Alessandro Portelli, Carlo Vallauri, Giovanni Bollea, Nicola Tranfaglia e Aldo Visalberghi.

Ricordiamo come Membri del Comitato d’onore del Circolo Leo Valiani, Ettore Gallo, Francesco De Martino, Giuliano Vassalli, Vittorio Foa, Michele Cifarelli e Eugenio Scalfari.

 

Presidenti e Segretari del Circolo:

Dal 1948 al 1958     Alfredo Tonelli   e    Antonio Martucci

Dal 1959 al 1967     Alfredo Tonelli   e    Antonio Martucci

Dal 1968 al 1988     Luigi Cavalieri   e    Mario Spinetti

Dal 1989 al 1990     Carla Capponi   e    Mario Spinetti

Dal 1991 al 1992     Miriam Pellegrini Ferri   e   Mario Spinetti

Dal 1993 al 1997     Aldo Garosci   e    Mario Spinetti

Dal 1998 al 2004     Vittorio Cimiotta   e    Walter Spinetti

Dal 2005 al 2019     Guido Albertelli   (i segretari avvicendatesi i quegli anni sono stati MarioTempesta, Fabio Galluccio, Salvatore Rondello)

Dal 2019 al 2021     Salvatore Rondello   e   Giorgio Giannini

 

Il Circolo "Giustizia e Libertà" è custode del pensiero azionista e punto di riferimento per tutti coloro i quali si riconoscano negli ideali di giustizia e libertà sociali.

 

Iniziative del Circolo

Attualmente il Circolo si propone come geloso custode del pensiero azionista e costituisce un preciso riferimento per coloro che si riconoscono negli ideali di "Giustizia e Libertà". L’impegno degli iscritti si manifesta a livello culturale con un’intensa attività volta alla clamorosa conferma dell’attualità del pensiero azionista oggi più che mai necessario per la crescita civile e morale della società italiana.

 

Estratto dallo Statuto del Circolo «Giustizia e Libertà» di Roma :

 «...L’associazione, apartitica e pluralistica, ha lo scopo di riunire coloro che hanno lottato e lottano per la conquista e per il consolidamento della libertà e della giustizia sociale, in una società democratica, al fine di riaffermare e realizzare gli ideali della Resistenza...»

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