Il Genocidio dimenticato

Tutti  conoscono  la tremenda tragedia  della Shoah, cioè lo sterminio da parte dei nazisti di oltre 6 milioni di ebrei.

I nazisti hanno trucidato anche circa 500.000 Rom, i quali, benchè appartenenti al gruppo etnico indoeuropeo, in quanto originari dell'India, erano considerati “ariani decaduti” ed appartenenti ad una “razza degenerata”  perchè avevano assimilato le caratteristiche peggiori delle popolazioni dei numerosi Paesi in cui avevano soggiornato nella loro secolare migrazione dall'India.Inoltre, erano  considerati “pericolosi”, in quanto “asociali” e con tendenze criminali.

Il genocidio dei Rom ( chiamato nella loro lingua Porrajmos=distruzione) è il più rimosso nella coscienza popolare per la secolare diffidenza che le popolazioni europee hanno nutrito verso questo popolo, arrivato in Europa nel Medioevo.

Subito dopo la “presa del potere” da parte dei nazisti ( con la nomina a Cancelliere di Hitler, il 30 gennaio 1933) molti Rom sono stati internati, per motivi di ordine pubblico, come asociali e per la loro propensione a delinquere, nei Campi di rieducazione, il primo dei quali fu quello di Dachau, alla periferia di Monaco di Baviera, istituito nella primavera del 1933.

Nel dicembre 1938, con l'emanazione del Decreto per la lotta contro la piaga degli zingari, la questione dei Rom, da problema di ordine pubblico, in base alla loro presunta tendenza  a delinquere, divenne una “questione di razza”, perchè i Rom attentavano alla “purezza della razza ariana”, come gli ebrei.

Alla fine di settembre 1939, dopo l'occupazione della Polonia, i Rom, come gli ebrei, furono internati nei ghetti istituiti nelle principali città del Governatorato Generale (la Polonia occupata).

Nell'autunno 1942, si decise per i Rom, come per gli ebrei, la “soluzione  finale” (cioè la loro eliminazione). Il 16 dicembre 1942, fu emanato il cosiddetto Decreto Auschwitz, che disponeva l'internamento di tutti i Rom europei nel Campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, dove fu allestito uno specifico settore, denominato Zigeunerlager (Campo degli zingari): il Settore B II E.

La notte del 2 agosto 1944, tutti i Rom presenti, furono avviati alle camere a gas. Si salvarono solo una ventina di bambini, utilizzati dal famigerato dott. Mengele come cavie per i suoi pseudo esperimenti.

Ad  Auschwitz e negli altri Lager, i Rom  avevano tatuata sul braccio la lettera Z ( iniziale di Zigeuner=zingaro) e portavano il triangolo marrone o il triangolo nero dei criminali.

I nazisti hanno, poi, perseguitato, fin dal 1933, i malati di mente, i malati incurabili ed i disabili perché erano considerati “vite non degne di essere vissute“. Infatti, secondo le teorie eugenetiche utilitaristiche, elaborate alla fine dell'Ottocento negli USA e recepite nella Germania prenazista, erano considerati elementi “improduttivi” per il Reich e pertanto rappresentavano solo un peso economico per la società.

Così, in base alla Legge  per la Protezione della prole affetta da malattie genetiche ereditarie, emanata il 14 luglio 1933 per evitare la procreazione da parte delle persone con malattie ereditarie, furono sterilizzate  circa 350.000 persone, sulla base della decisione adottata dai Tribunali  per la salute della stirpe.

Nell'ottobre 1939, poichè il programma di “sterilizzazione obbligatoria” non era più sufficiente a garantire la “purezza della razza ariana”,  si organizzò un progetto di eutanasia per la eliminazione dei disabili, denominato Aktion T 4 (Operazione T 4) dall'indirizzo ( al n. 4 della Tiegartenstrasse di Berlino) in cui aveva sede  l'Ufficio preposto. L'Aktion T 4 fu il primo progetto di “eliminazione collettiva”, mediante la “gassazione”, adottata in sei Centri, appositamente istituiti in Ospedali civili e psichiatrici. Nell'agosto  1941, l'Operazione T 4 fu sospesa in seguito alle proteste delle Chiese, dopo che erano state eliminate circa 70.000 persone, di cui 5.000 bambini. Gran parte del personale dell'Aktion T 4 fu impiegato nei Campi di sterminio, istituiti per la ”soluzione finale del problema ebraico”, operanti fino all'inizio del 1945.

Ancora i nazisti, subito dopo la presa del potere, hanno discriminato e perseguitato gli omosessuali, colpevoli solo di essere dei “diversi” per la loro vita sessuale.

Infatti, il 23 febbraio 1933 fu emanato un Decreto che disponeva la chiusura dei locali frequentati da omosessuali e fu proibita l'attività della Lega per i Diritti Umani che sosteneva le battaglie del loro Movimento per l'abrogazione dell'art. 175 del Codice Penale che puniva l'omosessualità.

Migliaia di omosessuali furono internati, come asociali, unitamente ai Rom, agli alcolisti ed ai senza fissa dimora, nei Campi di rieducazione, istituiti  fin dalla primavera del 1933. Nel giugno 1935, fu introdotto nel Codice Penale l'art. 175 A  che puniva con la reclusione di sei mesi anche le semplici “fantasie sessuali”.

Il condannato,dopo aver scontato la pena, era inviato in un Campo di rieducazione. Nell'ottobre 1936, Heinrich Himmler propose l'eliminazione degli omosessuali perchè considerati dei “degenerati”. Istituì in seguito un apposito Dipartimento per combattere l'aborto e l'omosessualità all'interno dell'Ufficio Centrale per la Sicurezza dello Stato. 

L'omosessualità fu anche usata dai nazisti come arma politica per la eliminazione degli oppositori e dei dissidenti all'interno del regime. Così, nella notte tra il 29 ed il 30  giugno 1934,la cosiddetta notte dei lunghi coltelli, furono eliminati dalle SS ( Schutzstaffeln-Guardie di Sicurezza), di cui Himmler era il Comandante, in un albergo di Bad Wiensee, una località termale vicino a Monaco di Baviera,i dirigenti delle SA (Sturmabteilungen- Squadre di assalto), dirette da Ernst Roehm,un amico di vecchia data di Hitler, con il pretesto che l'omosessualità era tollerata nella Organizzazione e  praticata dagli stessi dirigenti.

L'omosessualità fu addotta come pretesto per scatenare  azioni repressive verso le categorie sociali da perseguitare, come gli ebrei. Al riguardo,la morte del Segretario dell'Ambasciata tedesca a Parigi Ernst Von Rath,in seguito all'aggressione da parte di Herschel Grynszpan, un ragazzo ebreo che aveva avuto con lui rapporti omosessuali, fece scatenare il tremendo pogrom contro gli ebrei nella cosiddetta “notte dei cristalli”, che tra il 9 ed il 10 novembre 1938 portò alla distruzione di  circa 250 sinagoghe,di 7.000 negozi ed all'uccisione di un centinaio di ebrei ed all'arresto di migliaia di altre persone di fede ebraica.

Nell'aprile 1938, Himmler dispose che  gli omosessuali arrestati per “atti contrari alla morale” fossero internati nei Lager senza processo. La repressione si intensificò, alla fine del 1941 con la previsione della pena  di morte per coloro che minavano la “salute del popolo tedesco”. Gli omosessuali internati nei Lager portavano un triangolo rosa, con chiaro intento spregiativo, e svolgevano i lavori più ripugnanti, come lo svuotamento delle latrine; spesso erano vessati ed anche stuprati dai compagni di baracca. Molti, peraltro, hanno subito atroci sofferenze in  seguito alle cure mediche loro imposte per cercare di “guarirli”. 

       I nazisti hanno perseguitato, fin dal 1933, anche i Testimoni di Geova (chiamati in Germania “Bibelfoscher “cioè Studenti della Bibbia), che furono internati nei Lager perchè considerati “oppositori” del regime,di cui avevano messo in evidenza, fin dall'inizio, nelle loro riviste, lo spirito liberticida e guerrafondaio. Anche dopo che il loro Movimento fu sciolto, nel 1935, continuarono a svolgere attività religiosa, diffondendo le loro pubblicazioni, pubblicate all’estero,e facendo proselitismo anche all'interno dei Lager. In particolare, non prestavano il prescritto saluto “Heil Hitler!”, non onoravano la bandiera nazista e non la esponevano alle finestre delle loro case quando richiesto. Inoltre, rifiutavano di svolgere il servizio militare. Per questi reati, furono condannati a pene severe, compresa quella di morte, specie per il rifiuto di arruolarsi durante la guerra. Essi però erano considerati dai nazisti “prigionieri volontari” perchè potevano essere liberati se abiuravano la propria fede religiosa; invece rimasero  ”saldi” ( come essi stessi amano dire) di fronte alle brutalità del regime nazista. Nei Lager portavano sulla divisa da internato il  triangolo viola. Su circa 20.000 fedeli, oltre 6.000 furono arrestati e almeno 2.000 vennero internati nei lager, dove circa 650 morirono per le malattie e gli stenti. Altri 250 furono condannati a morte, tramite impiccagione o decapitazione, soprattutto per aver rifiutato di prestare il servizio militare durante la guerra. 

                                                                 ….. CONOSCERE PER RICORDARE

[ Giorgio Giannini ]

 

 

 

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