QUADROPERAIO

ROMA 07/07/2014

Ci si è messo del tempo, ci si è messo del tempo a scalfire l'ultimo clichè, la gommosa barriera della seconda classe, quella di mezzo.

Penso ad un tramandato pensiero del Presidente Pertini, non scrivo neanche il nome anagrafico in quanto resta l'unico in grado di sostenere il titolo prima del cognome, titolo e titoli che oggi precedono nomi comuni e non rassicurano affatto sulle facoltà della persona...

"Si può considerare veramente libero un uomo che ha fame, che è nella miseria, che non ha un lavoro, che è umiliato perché non sa come mantenere i suoi figli e educarli? Questo non è un uomo libero."

Neanche il fascismo concepiva ciò che accade oggi, neanche il momento più oscuro, la lenta e continua distruzione dell'economia di mezzo, quell'area "pensante" che abbracciava da entrambi i lati il potere capitale e classe operaia, il limbo tra la santificazione e l'oblio, il terreno fertile della ricerca e dell'ingegno, lo spazio delle infinite speranze.

La democrazia non più come strumento per la società tutta ma sterile meccanismo burocratico mosso da uomini vili, votati al più volgare cinismo per ottenere quell'oltre senza fine che appaga solo lo stomaco, una flaccida macchinazione finanziaria concepita per corrodere e non per strutturare, per dividere e non concedere.

QuadrOperaio la nuova figura sociale, l'impegno configurato in un contratto, lo sforzo snaturato della sua appagazione, un tassello di libertà in meno, tanto per evitare di pensare, tanto per evitare che l'uomo di ingegno possa architettare strategie per deporre l'oppressore, per rassegnarlo al buonsenso, un tentativo riuscito prima ed avviato ora, una barriera che è deserto arido oltre un assegno di sostentamento, una gabbia di carta filigrana.

Una muta ribellione è già in atto, si muove ed articola negli animi di coloro che hanno come pane la cultura e l'apprendimento, che hanno nelle mani i solchi scavati dal duro lavoro, che hanno sul volto le macchie di terra e di olio, i gomiti callosi e le dita intorpidite, eroi, si eroi, gli ultimi eroi di questo paese in decadenza votato alla libertà.

AI

 
 
 

da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/politica/frase-59568?f=a:1586>

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